Esistono due categorie ben distinte di persone. Non sono le uniche. C'è l'opportunista inserito nel sistema e c'è il corretto che vive fuori dagli schemi.
Categorie in conflitto aperto.
Il successo dell'opportunista
L'opportunista
inserito nel sistema crede che il successo sia l'avanzamento di
carriera. Punta tutto sull'interesse personale. Promuove se stesso
tramite esagerazioni e omissioni di verità. Ignora con noncuranza che la
sua progressione schiaccerà le persone a lui subordinate. Ha una strana
percezione del valore personale: si vanta dei titoli accademici
conseguiti, della sua vasta rete di contatti, della sua esperienza e
della sua scaltrezza.
I titoli e i certificati sono
fogli di carta ottenuti con i metodi più vari. Astrazioni che non
arricchiscono la vita. Difficile incontrare veri maestri. Chi raggiunge i
suoi traguardi non perde il suo tempo a (cercare di) insegnare le sue
nozioni a giovanotti disinteressati e confusi. Spesso chi sta alla
cattedra è solo un altoparlante che fa la sua lezione e poi tanti
saluti. Una persona che si accontenta di ripetere cose dette da altri
per racimolare due soldi. I veri insegnamenti arrivano da un numero
ristretto di cari e dalle nostre riflessioni.
I contatti perdono
lo status di persone e diventano oggetti da sfruttare. Se non stanno al
gioco vengono rimossi. Sono oggetti da sfruttare anche in ambito
sentimentale, perchè l'opportunista non sa più distinguere tra affari e
sentimenti. Esperienza e scaltrezza si possono sintetizzare in "mi hanno
fatto passare dei brutti momenti, ma ora sono diventato stronzo
anch'io". Così ci si vendica su terzi.
Contraddizione inammissibile
L'opportunista
è profondamente inserito nel sistema. Lo stesso sitema incita
all'opportunismo, è come una scala pericolante, che fornisce però
appigli abbastanza saldi se vuoi arrampicarti. Si nota una
contraddizione curiosa: nonostante l'individuo abbia bisogno del
sistema, questo verrà sempre disprezzato.
Esempio.
L'individuo
parlerà sempre male del sistema Italia, quando il sistema Italia gli ha
permesso di nascere in un luogo asettico, di crescere senza malattie,
di vivere nella civiltà e di avere un'istruzione dignitosa. Il sistema
Italia ha anche numerose pecche, ma vedere solo i lati negativi è
sintomo di grave ottusità e malizia gratuita.
Questo succede perchè la
caratterista fondamentale dell'opportunista inserito nel sistema è
l'insoddisfazione permanente. Quella continua voglia di rimettersi in
gioco, di sbagliare e di agire con prepotenza sugli altri.
Un difetto che, in ogni caso, l'opportunista non ammetterebbe mai. Perchè tanto "è normale: fanno tutti così."
Non è vero.
La persona corretta che vive fuori dagli schemi
Il
pregio degli esseri umani è quello di saper sviluppare condotte
differenti, flessibili e quindi efficaci per ogni problema incontratro.
Se alcuni si approfittano del sistema e ci sguazzano dentro, altri ne
restano fuori e vivono nell'onestà e nel rispetto.
La
persona corretta tende alla felicità, non al successo. Non
all'arrampicata sociale. Il raggiungimento della felicità personale e
del prossimo sono i veri obiettivi. Sono i veri motivi di fierezza. La società è fatta di singoli individui che interagiscono e solo
rispettando gli altri si può vivere senza colpe.
La persona fuori dagli schemi non crede nelle tendenze.
Il valore di un essere umano non è il vestito che porta, non è la marca
del computer e del cellulare che usa. Non sono i titoli conseguiti o i
lavori svolti. Il valore di una persona sta tutto in ciò che è. Vita non significa lavorare per un padrone e racimolare lo stipendio per la macchina o per la vacanza. Vita significa riflettere, significa coltivare e condividere felicità. Vita significa ascoltare noi stessi e far combaciare i nostri interessi con quelli di chi amiamo.
Solo una persona corretta può insegnare agli altri, ma senza imporsi. Insegna con l'esempio. Solo lei può comprendere gli altri. Solo lei non esclude chi è controcorrente. Tuttavia
incontrerà molte difficoltà: troverà sempre qualcuno d'intralcio. Che
la disprezza e che la deride. Che critica ogni sua frase, perchè sincera e considerata offensiva da chi non ha una condotta altrettanto dignitosa. Verrà altresì esclusa dalle cerchie di molte persone, guardata con diffidenza. "Impossibile che sia sincera" pensano i più "non potrebbe sopravvivere un secondo in questo mondo."
La persona corretta fuori dagli schemi, paradossalmente, non disprezza sempre il sistema. A volte prova anche grande stima. Il sistema consente sì agli opportunisti di portare avanti le loro strategie, ma consente anche agli onesti di divulgare la propria voce.
Collegamenti utili
giovedì 26 luglio 2012
mercoledì 25 luglio 2012
Il valore di una persona
Lezione dallo psicologo. Ci domanda "Essere, sapere e saper fare. Secondo voi dove sta il valore di una persona?"
Dodici risposte diverse, ma la mia si discostava dalle altre. Ero stato l'unico a puntare tutto sull'essere, ci avevo puntato l'80% del valore della persona. Gli altri, invece puntavano tutto sul sapere e sul saper fare. La morale della favola è che il valore di una persona è così distribuito:
Dodici risposte diverse, ma la mia si discostava dalle altre. Ero stato l'unico a puntare tutto sull'essere, ci avevo puntato l'80% del valore della persona. Gli altri, invece puntavano tutto sul sapere e sul saper fare. La morale della favola è che il valore di una persona è così distribuito:
- 83% dall'essere
- 17% dal sapere e dal saper fare.
sabato 21 luglio 2012
La teoria del pollaio
Al contrario di quello che potrebbe sembrare, la teoria del pollaio non è affatto offensiva. Se qualcuno si deve offendere quelle sono proprio le galline. Disprezzate dagli ignoranti e dai loro luoghi comuni.
In un pollaio le galline sono ben distinte: per il piumaggio, per il livello gerarchico e per l'atteggiamento nei nostri confronti. Se cambia il pollaio ritroverai spesso o quasi sempre le stesse galline.
La teoria del pollaio implica che persone diverse, che si succedono nel tempo o nello spazio, finiscono per assomigliarsi. Tizio del liceo ricorda Sempronio del militare. Stessa faccia, metallari tutti e due, capelloni tutti e due. Persone affidabili. Pinca dell'università somiglia a Pallina del dopo-università: stessi capelli, stessa altezza, stesso comportamento. Premurose e gentili entrambe. Ovviamente il discorso vale anche per le ragazze/i che ci piacciono. Ci sono famigliari perchè hanno un tratto, o più tratti in comune. E se diciamo loro "sei unica", potrebbe non essere del tutto vero.
Parentesi sociologica chiusa.
In un pollaio le galline sono ben distinte: per il piumaggio, per il livello gerarchico e per l'atteggiamento nei nostri confronti. Se cambia il pollaio ritroverai spesso o quasi sempre le stesse galline.
La teoria del pollaio implica che persone diverse, che si succedono nel tempo o nello spazio, finiscono per assomigliarsi. Tizio del liceo ricorda Sempronio del militare. Stessa faccia, metallari tutti e due, capelloni tutti e due. Persone affidabili. Pinca dell'università somiglia a Pallina del dopo-università: stessi capelli, stessa altezza, stesso comportamento. Premurose e gentili entrambe. Ovviamente il discorso vale anche per le ragazze/i che ci piacciono. Ci sono famigliari perchè hanno un tratto, o più tratti in comune. E se diciamo loro "sei unica", potrebbe non essere del tutto vero.
Parentesi sociologica chiusa.
martedì 17 luglio 2012
Di egoismo, chiusura e distrazione
C'è chi diventa uno spietato egoista, chi si chiude in se stesso e c'è chi si isola dal mondo con i passatempi più svariati. Che siano videogiochi, sport alla tv, minchiate su facebook, serie televisive e altre fonti di dipendenza. Meglio: fonti di dipendenza alternative.
Con la corretta apertura mentale si possono capire tutti gli atteggiamenti più strani. Che in realtà non sono neanche così strani. La causa comune è il mollare, il lasciar perdere qualcosa che si è desiderato profondamente. Le delusioni incidono molto sulla nostra autostima, a volte anche sull'orgoglio e sul senso di correttezza, quindi si cerca una sorta di vendetta. Su terzi. In altre occasioni l'unica soluzione plausibile è quella dell'attesa che le cose migliorino. Ma non si può vivere a lungo in uno stato d'attesa, o d'ansia, non possiamo chiuderci dentro il freezer e andare in letargo. Bisogna distrarsi. Si mantiene occupato il cervello con distrazioni che magari ci lasciano ancora insoddisfatti, la sofferenza però cala fino a diventare un eco lontano. Che si sopporta meglio.
Con la corretta apertura mentale si possono capire tutti gli atteggiamenti più strani. Che in realtà non sono neanche così strani. La causa comune è il mollare, il lasciar perdere qualcosa che si è desiderato profondamente. Le delusioni incidono molto sulla nostra autostima, a volte anche sull'orgoglio e sul senso di correttezza, quindi si cerca una sorta di vendetta. Su terzi. In altre occasioni l'unica soluzione plausibile è quella dell'attesa che le cose migliorino. Ma non si può vivere a lungo in uno stato d'attesa, o d'ansia, non possiamo chiuderci dentro il freezer e andare in letargo. Bisogna distrarsi. Si mantiene occupato il cervello con distrazioni che magari ci lasciano ancora insoddisfatti, la sofferenza però cala fino a diventare un eco lontano. Che si sopporta meglio.
martedì 10 luglio 2012
Comprare una fotocamera usata non è uno scherzo
Ce l'ho fatta: dopo alcuni mesi di trattative andate male mi sono comprato una fotocamera usata.
Mi ero prefissato quattro obiettivi:
- sensore più grande delle fotocamere compatte tradizionali
- obiettivo luminoso
- fotocamera ancora giovane
- prezzo economico.
Si riassumono bene nella fotocamera Samsung EX-1. Non è proprio molto compatta, è difficile da portare in tasca. Però è bella robusta. Il primo giorno la maneggiavo esperto come un primitivo alle prese con blocco di porfido. Pesa.
Ha un sacco di impostazioni manuali che imparerò col tempo, abituato come sono a fare le foto in automatico e a ritoccarle dopo sul pc.
Le compravendite online sono molto vivaci. Non c'è niente di certo e bisogna rispondere a dieci annunci per avere due o tre risposte. L'offerta migliore era un Canon S90 con due batterie, due memorie e il borsellino a soli 150 euro! Priva di scatola e di caricabatterie. Palesemente rubata/trovata in giro (a Reggio Calabria).
Altri venditori mantenevano i toni vaghi. Chiedevo loro quanti scatti ha la fotocamera? (la vita di una fotocamera si misura in scatti, tipo il chilometraggio della macchina), puoi mandarmi delle foto? quando è stata acquistata/hai ancora lo scontrino?
Pochi mi rispondevano. Forse si sentivano alle strette. Quando poi riuscivo a portare avanti la trattativa e chiedevo una ricevuta prima di effettuare la ricarica alla postepay (a mio rischio e pericolo)... beh, nessuno rispondeva più.
La morale è che l'ha spuntata un simpatico fotografo della Val di Cembra: buon prezzo (180) per una macchina intonsa e con pochi scatti sul groppone (650). Una stretta di mano e soldi in contanti invece di accrediti online, pacchi postali e spese di spedizione.
Mi ero prefissato quattro obiettivi:
- sensore più grande delle fotocamere compatte tradizionali
- obiettivo luminoso
- fotocamera ancora giovane
- prezzo economico.
Si riassumono bene nella fotocamera Samsung EX-1. Non è proprio molto compatta, è difficile da portare in tasca. Però è bella robusta. Il primo giorno la maneggiavo esperto come un primitivo alle prese con blocco di porfido. Pesa.
Ha un sacco di impostazioni manuali che imparerò col tempo, abituato come sono a fare le foto in automatico e a ritoccarle dopo sul pc.
Le compravendite online sono molto vivaci. Non c'è niente di certo e bisogna rispondere a dieci annunci per avere due o tre risposte. L'offerta migliore era un Canon S90 con due batterie, due memorie e il borsellino a soli 150 euro! Priva di scatola e di caricabatterie. Palesemente rubata/trovata in giro (a Reggio Calabria).
Altri venditori mantenevano i toni vaghi. Chiedevo loro quanti scatti ha la fotocamera? (la vita di una fotocamera si misura in scatti, tipo il chilometraggio della macchina), puoi mandarmi delle foto? quando è stata acquistata/hai ancora lo scontrino?
Pochi mi rispondevano. Forse si sentivano alle strette. Quando poi riuscivo a portare avanti la trattativa e chiedevo una ricevuta prima di effettuare la ricarica alla postepay (a mio rischio e pericolo)... beh, nessuno rispondeva più.
La morale è che l'ha spuntata un simpatico fotografo della Val di Cembra: buon prezzo (180) per una macchina intonsa e con pochi scatti sul groppone (650). Una stretta di mano e soldi in contanti invece di accrediti online, pacchi postali e spese di spedizione.
Iscriviti a:
Post (Atom)