La piazza di Sopramonte ha cambiato faccia nel giro di una giornata. Prima era marrone, ora è verde. Ho avuto l'onore di assistere alla miracolosa e fulminea comparsa del prato. Alla posa dell'erba in rotoli, opportunamente ritagliati. Non è finta, ma poco ci manca.
Poi c'è la rotatoria decorata al forte del Bus del Vela. Terminata dopo lunghe parentesi. I giardinieri mettevano giù tre piante, prendevano una pausa, mettevano il tessuto non tessuto, un'altra pausa, fresavano il terreno, ancora pausa... Voglio vedere quanto durano tutte quelle piantine ordinate.
I fiori per via Belenzani a Trento: decine di vasi interrati allineati e coperti, chiusi tra quattro assi.
Questa è natura o geometria? Curioso vedere tanta ordine maniacale da parte dei giardinieri, quando poi la gente si fa pochi problemi a pestare nella siepe per tagliare un po' di strada. Quando il vento sparpaglia tutta la pacciamura di corteccia sulla strada. Quando tosano l'erba così corta che mettono a nudo la terra. Quando la cara erbetta infestante comincia a crescere per i cavoli suoi.
Non si può impedire all'erba di crescere dove vuole lei. Solo ostinazione, perdita di tempo. I giardinieri patiti per la pulizia e l'ordine combattono una battaglia persa. Natura significa disordine. Un disordine ameno perchè naturale, perchè giusto così. Causato da forza maggiore.
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