La diffidenza già di per sé è negativa: è un blocco mentale che non poggia su veri fondamenti. Non fidarsi di qualcuno significa pensare male di lui, indirettamente. E se questo comportamento (negativo) non è comprovato da niente di certo... allora bisogna rendersi conto che si sta sbagliando.
La diffidenza si nutre di esperienze negative passate, di pettegolezzi, luoghi comuni e altre superficialità. Il diffidente sbaglia per il suo essere diffidente e più sbaglia e più diventa diffidente. Circolo vizioso.
Il paradosso della diffidenza è che la persona diffidente non lo è con tutti. Se esclude a priori alcuni, si apre completamente con altri. Con questi altri, scelti irrazionalmente o quasi, la persona matura esperienze negative, che alimenteranno nuova diffidenza. Diffidenza non equa.
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